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10.06.2016
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Necessario un provvedimento da parte dell’Unione Europea per le misure di sostegno eccezionali per l’embargo russo

Schiavelli (UNAPROA): “Necessario un provvedimento da parte dell’Unione Europea per le misure di sostegno eccezionali per l’embargo russo”

UNAPROA ribadisce la necessità di una continuità nei regolamenti europei che fissano le misure eccezionali di sostegno varate dopo l’embargo russo del 2014, per permettere a tutte le organizzazioni di produttori di usufruire delle opportunità previste a livello comunitario.

Qualora non sia adottato in tempi brevi il nuovo Regolamento Delegato della Commissione Europea, che proroga le misure di sostegno eccezionali a carattere temporaneo per i produttori di alcuni ortofrutticoli, la situazione rischia di assumere contorni gravi, con ricadute sull’intero sistema economico-sociale nazionale ed europeo. Infatti, la bozza del nuovo regolamento, che deve sostituire quello in scadenza il 30 giugno 2016 ( EU 1369/2015) è in sede di verifica in ambito comunitario, senza prospettive definite sulla data di attuazione.
 
“E’ inaccettabile” dichiara Antonio Schiavelli, presidente UNAPROA “che i produttori ortofrutticoli italiani vengano danneggiati per l’assenza di continuità di una norma che è stata creata a loro tutela a seguito del provvedimento per l’embargo russo. UNAPROA ribadisce con forza la necessità che il provvedimento venga adottato il prima possibile, anche mediante l’adozione di procedure d’urgenza attuate a livello comunitario”.
 
Inoltre, il Regolamento già penalizza l’Italia con quantitativi di ritiro al di sotto delle aspettative, a differenza invece di quanto previsto per altri paesi comunitari. “Per questo” afferma ancora Schiavelli “chiediamo al Ministro Martina di attivarsi presso la Comunità Europea con un’azione tempestiva a tutela della continuità delle misure di sostegno e anche perché siano rivisti i quantitativi assegnati all’Italia e i prezzi di ritiro. La tutela delle produzioni ortofrutticole italiane, che rappresentano un patrimonio nazionale, rimane una garanzia di salvaguardia del reddito per migliaia di aziende”.