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16.03.2016
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Pomodoro da industria, dal prezzo al valore

Un marchio etico di filiera, che certifichi che quel prodotto sintetizza in sé qualità ambientale, risparmio idrico, salvaguardia della valore del lavoro, con garanzia di dignità di reddito per i produttori. Questa è  la proposta dall’alta valenza sociale avanzata dalle Unioni Nazionali Italia Ortofrutta e UNAPROA a margine del tavolo tecnico dedicato al pomodoro da industria, che si è tenuto ieri presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. 

“È fondamentale – hanno precisato le due Unioni – che, specie per un prodotto così strategico per l’intero settore ortofrutticolo italiano, quale è il pomodoro, si faccia sempre più strada una cultura imperniata sul valore del prodotto, sconfiggendo la mera logica di competizione sul prezzo”.

È stata inoltre evidenziata – su proposta del Direttore generale Emilio Gatto, coordinatore della riunione - la necessità di istituire una stanza di compensazione permanente, per fare fronte al bisogno di definire regole di programmazione degli investimenti, con il concorso della pubblica amministrazione e condivise da tutta la filiera, indispensabili per mettere a punto una strategia per essere competitivi sul mercato. E fare in modo che un prodotto così caratterizzante per l’intero settore non finisca per essere trattato come una commodity indistinta.