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16.06.2015
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Corilicoltura: un settore su cui puntare

85mila tonnellate, ovvero l’11% della produzione globale: con queste cifre l’Italia si colloca al secondo posto nel mondo per la produzione di nocciole. Il nostro Paese, tra tutti, risulta secondo solo alla Turchia, che controlla ben il 68% dell’offerta. Sono questi i numeri emersi nel corso del convegno  “Nocciolo - Economia di un territorio”, appuntamento organizzato dalla Confagricoltura di Cuneo assieme alle OP socie UNAPROA Ascopiemonte e Piemonte Asprocor.

L’incontro, giunto alla seconda edizione e ormai un punto di riferimento nazionale in materia di corilicoltura, ha visto la partecipazione di oltre 500 persone e ha acceso i riflettori su un segmento importante del settore agricolo, che rappresenta una grande occasione di rilancio dell'economia delle aree interne.

Il  presidente della Federazione nazionale di prodotto della frutta in guscio di Confagricoltura, Giuseppe Russo ha sottolineato l’importanza di definire una strategia nazionale che tenga conto dell'evoluzione del settore, puntando a  un “coordinamento che sia in grado di dare un indirizzo chiaro e che coinvolga tutta la filiera: dalle imprese agricole a quelle della trasformazione dal mondo della ricerca al settore del vivaismo, alle Regioni, anche in vista dell'apertura dei bandi dei PSR”.

“È fondamentale – ha sottolineato il viceministro dell’Agricoltura Andrea Olivero - il confronto costante con i produttori; il nocciolo riserva oggi grandi opportunità, ma serve cautela. Bisogna puntare a una crescita progressiva del comparto per arrivare ad avere stabilità”.