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26.01.2014
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SEMINARIO UNAPROA “POLITICHE E MERCATI: GLI SCENARI PER IL COMPARTO ORTOFRUTTICOLO”

immagine_editorLunedì 13 gennaio 2014 presso la prestigiosa sede di NOMISMA a Bologna, la nostra Unione ha organizzato un seminario con le proprie Organizzazioni associate dal titolo: “POLITICHE E MERCATI: GLI SCENARI PER IL COMPARTO ORTOFRUTTICOLO”.  L’evento programmato a pochi giorni dalla pubblicazione dei nuovi regolamenti per la Riforma della PAC, è stato motivo di approfondimento e confronto su alcuni importanti argomenti che interesseranno il prossimo periodo di programmazione 2014-2020.

Come è noto, infatti, con l’entrata in vigore dei nuovi testi normativi, saranno introdotte molteplici novità anche e soprattutto nel comparto delle Organizzazioni dei Produttori. Dopo i saluti del Presidente Ambrogio De Ponti, l’incontro si è aperto con l’intervento del Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo On. Paolo De Castro, il quale, dopo una breve introduzione sullo stato dell’iter della Riforma a livello comunitario, si è soffermato su alcune interessanti novità apportate relativamente al nuovo periodo di programmazione. In conclusione di intervento, il Presidente De Castro ha evidenziato l’importanza dei prossimi mesi, nei quali la PAC assumerà forma operativa attraverso la pubblicazione degli atti di esecuzione, previsti per il mese di maggio/giugno 2014.

Il Presidente De Ponti ha poi colto l’occasione per porgere all’ On. De Castro alcuni quesiti raccolti tra le varie Organizzazioni di Produttori associate all’Unaproa, come ad esempio: il motivo per il quale le OP dovrebbero puntare sull’Unione Europea, se ci sarà una riforma della parte dell’OCM che riguarderà l’ortofrutta come auspicato dal Commissario Ciolos o quali sono i programmi dell’Europa per il futuro. L’On. De Castro, rispondendo puntualmente alle domande, ha ribadito la necessità di presidiare sempre più le sedi comunitarie perché è lì che sempre più spesso si giocheranno gli interessi dei produttori agricoli e non solo.

Per illustrare i principali cambiamenti apportati nel nuovo periodo di programmazione 2014-2020, è stato invitato un “team di esperti“ in materia, tra cui: Il Professor Felice Adinolfi (dell’Università di Bologna ed Esperto di Politiche Comunitarie), Il Dottor Marco Barbetta (Esperto di Politiche Comunitarie), Il Dottor Denis Pantini (Direttore Area Agricoltura e Industria Alimentare Nomisma Spa) ed infine il Dottor Adriano Antinelli (Esperto di Sviluppo Rurale).
 La presentazione del Professor Felice Adinolfi: “La PAC del post 2013: principali cambiamenti e prime simulazioni di impatto per i pagamenti diretti” si è incentrata, dopo un’esaustiva descrizione del cammino istituzionale comunitario per la riforma della PAC e delle risorse a disposizione per il prossimo periodo di programmazione, sui pagamenti diretti. La nuova PAC, che diventerà  operativa a partire dal 1 gennaio 2015 porterà, infatti, radicali cambiamenti  anche in ordine alle modalità di erogazione dei pagamenti diretti. L’aspetto innovativo evidenziato dal Professor  Adinolfi per il post 2013, riguarda la completa riformulazione della struttura dei pagamenti diretti. Dal 2015 essi  prevedranno alcune componenti obbligatorie ed altre facoltative a scelta degli Stati Membri. Dopo uno specifico approfondimento su queste tipologie di pagamento sono state anche illustrate alcune simulazioni in merito.  La riforma approvata, rispetto alla proposta della Commissione, lascia ampi margini alla manovra dei singoli Stati Membri. Entro Agosto 2014 si dovranno prendere una serie di decisioni a livello nazionale, tra cui ad esempio, la definizione di “agricoltore attivo”, le componenti obbligatorie e facoltative, la regionalizzazione e la convergenza interna. Alla luce di questi importanti appuntamenti, i prossimi mesi risultano pertanto decisivi per l’implementazione di politiche nazionali che riescano ad attribuire una giusta logica ai regolamenti comunitari.
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Dopo l’intervento del Professor Adinolfi, ha preso parola il Dottor Marco Barbetta, il quale, grazie all’esperienza maturata in questi anni presso l’Ufficio di Presidenza della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, ha fornito un quadro completo sullo stato dell’arte del settore ortofrutticolo nella PAC 2020, soffermandosi anche sugli ultimi aggiornamenti in merito. Marco Barbetta ha riassunto l’iter negoziale che dal 2010 ha portato alla pubblicazione, lo scorso 20 dicembre 2013, dei 4 regolamenti  sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione. Non sono stati tralasciati altresì i punti di debolezza della riforma, con particolare riferimento alle criticità inerenti i Programmi operativi, le OP e le AOP.

Di contro però, il Regolamento (UE) n. 1308/2013 sull’OCM unica, ha introdotto una serie di novità nel comparto delle OP/AOP, tra cui: una maggiore attenzione ai prodotti trasformati, nuove misure nell’ambito del raggiungimento dell’obiettivo di prevenzione e gestione delle crisi etc.  Anche il ruolo delle AOP è stato fortemente rafforzato attraverso la facoltà attribuita alle Associazioni di Organizzazioni di Produttori di poter costituire fondi di esercizio, nonché di poter presentare ed attuare PO totali o parziali. La percentuale dell’Aiuto Finanziario dell’Unione è stata inoltre incrementata al 4,7% nell’ambito del raggiungimento dell’obiettivo di prevenzione e gestione delle crisi.
Barbetta ha concluso il suo intervento illustrando gli ultimi aggiornamenti sullo stato dell’arte. A partire dal mese di novembre si è avviata, infatti, la fase di implementazione delle nuove regole (atti delegati e atti di esecuzione). In questo periodo verranno discussi temi di estrema importanza per il sistema organizzato. I testi delle “bozze” dei regolamenti attuativi sono ora in fase di traduzione,  per poter essere poi trasmessi nel mese di Marzo al Parlamento e al Consiglio per l’approvazione in co-decisione. Le prossime settimane  risultano pertanto fondamentali prima della definitiva adozione di questi regolamenti.

Un importante contributo all’incontro è stato apportato anche dal Dottor Denis Pantini – Responsabile Agricoltura e Industria Alimentare presso Nomisma- il quale, ha illustrato lo scenario e le tendenze di mercato per l’ortofrutta italiana. I temi di approfondimento sono stati: lo scenario attuale dei consumi di ortofrutta , il nuovo modello di consumo orientato a premiare le produzioni biologiche e la IV gamma, ed infine,  le tendenze ed il posizionamento dei prodotti ortofrutticoli nei mercati internazionali.

Il periodo di congiuntura economica negativo, ha inciso anche sui consumi di prodotti alimentari ed ortofrutticoli, che hanno subito negli ultimi anni un calo nei consumi. Dall’analisi dello scenario attuale dei consumi di ortofrutta è emerso un campanello di allarme soprattutto tra le nuove generazioni, che consumano poca frutta e verdura. Tali analisi conducono alla necessità di una giusta considerazione  dei  programmi “frutta nelle scuole”. Denis Pantini ha poi evidenziato uno scenario sostanzialmente positivo per i prodotti biologici e per il comparto della IV gamma, che si è mosso nell’ultimo periodo in controtendenza rispetto agli ortofrutticoli freschi e al sistema agroalimentare nel complesso.

Nell’ultima parte della sua presentazione l’attenzione è stata spostata sulle tendenze, ed il posizionamento dei prodotti italiani nei mercati internazionali.
Con il nuovo periodo di programmazione 2014-2020 è stato fortemente rivalutato il ruolo delle OP/AOP nelle Politiche di Sviluppo Rurale. Lo spirito del legislatore comunitario appare fortemente orientato ad uscire dall’ottica della mera demarcazione per indirizzarsi verso criteri di “complementarietà” e “coerenza” tra fondi.  L’ approfondimento di questo importantissimo, ed altresì delicato tema, è stato affidato al Dottor Adriano Antinelli – Esperto di Sviluppo Rurale-. Le più importanti novità concernenti il Regolamento sul sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del FEASR, trattati da Adriano Antinelli sono state: la struttura della programmazione; la condizionalità amministrativa e la riserva di performance; le misure per la gestione del rischi in agricoltura (con un particolare focus - in sinergia con il Professor Adinolfi - sulla misura IST); la revisione delle zone svantaggiate; i LEADER ed infine i PEI come strumento per incentivare l’innovazione. Dopo un’attenta disamina degli articoli di riferimento concernenti il ruolo delle OP nello Sviluppo Rurale (considerando 21, articolo 5 ,17, 27 e relativi allegati) è stata richiamata l’attenzione su un tema di particolare importanza ed attualità: la demarcazione tra OCM e PSR.  Una delle questioni ancora aperte, riguarda la necessità di garantire coerenza e complementarietà tra fondi. Negli scorsi anni i  produttori associati ad OP, sono stati fortemente penalizzati da una demarcazione iniqua e disomogenea tra le varie regioni. Nell’incontro si è colta l’occasione, per presentare alla platea l’ipotesi di complementarietà e coerenza tra fondi elaborata e sostenuta dall’ Unaproa. Il criterio individuato, che si dovrebbe basare sull’imputazione dell’investimento al primo o al secondo pilastro in base alla tipologia di investimento, sembrerebbe totalmente in linea con i principi comunitari di coerenza e complementarietà tra fondi. In questo approccio il ruolo delle OP ne uscirebbe fortemente rafforzato, attraverso una funzione di regia garantita da una attestazione da parte della stessa OP sulla coerenza della spesa con la strategia dell’Organizzazione.

Al termine della presentazione, Antinelli ha mostrato anche gli effetti che genererebbe tale tipologia di approccio, attraverso la proiezione dei dati sulla classificazione degli investimenti di un campione di riferimento. Tale ripartizione ha consentito di effettuare una simulazione dell’impatto che avrebbe in termini reali la metodologia di imputazione individuata.
La parte finale dell’incontro è stata destinata alle domande e alle considerazioni dei partecipanti all’evento. La portata innovativa degli argomenti trattati, ha generato non poche curiosità tra i partecipanti, che hanno pertanto sottoposto ai relatori i loro quesiti e le loro considerazioni in ordine ad alcuni argomenti trattati nel seminario.