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21.12.2013
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L’EDITORIALE DI AMBROGIO DE PONTI

L’EDITORIALE DI AMBROGIO DE PONTI

immagine_editorMaggiore uniformità per rilanciare la nostra competitività
Dalla crisi si esce anche grazie ad una migliore comunicazione. Per questo abbiamo pensato ad uno strumento - spero agile e flessibile - come questa newsletter.
Vista la felice concomitanza tra l’inizio delle pubblicazioni e le imminenti festività, desidero porgere a tutti i migliori auguri di un Santo Natale e di un felice anno nuovo, nella speranza che il 2014 possa essere un anno migliore rispetto a quello passato, anche per il nostro comparto.
Non è mia intenzione, in questa circostanza, soffermarmi in analisi approfondite, ma voglio evidenziare quello che a mio modo di vedere rappresenta una sfida da vincere a tutti i costi. Purtroppo, come ha evidenziato il nostro Consiglio di Amministrazione qualche giorno fa, i diversi comportamenti adottati in particolare dalle nostre Amministrazioni nazionali e regionali su questioni salienti per la nostra realtà, sottraggono competitività alle nostre imprese, alle nostre OP, giorno dopo giorno. Cito, ad esempio, le disposizioni inerenti l’attuazione dei Programmi Operativi, spesso diverse tra regione e regione, se non tra aziende della stessa regione. Procedure diverse tra loro ed interpretazioni della norma diverse tra loro, spesso basate sulla mera discrezionalità dei singoli funzionari. Posso citare anche quanto accaduto nel periodo di programmazione dello Sviluppo Rurale 2007/2013, dove i produttori associati alle OP sono stati penalizzati rispetto agli altri produttori non associati per colpa di una demarcazione tra OCM e PSR quanto mai iniqua e, anche in questo caso, applicata in modo differente tra regione e regione. E che dire dei disciplinari di produzione integrata: anche questi troppo diversi tra loro cui si aggiungono i capitolati della GDO che fanno capo alle singole catene.
Tutto questo in un contesto dove le procedure, come ad esempio quelle relative ai fitofarmaci, risultano spesso diverse tra Paese e Paese all’interno della stessa Unione Europea. Potremmo, nostro malgrado, continuare a lungo! Siamo tutti consapevoli che le risorse a disposizione sono sempre più ridotte, ma per la maggior parte di queste attività non servono esclusivamente risorse: serve soprattutto organizzazione e volontà di servire le imprese. Abbiamo bisogno di una maggiore uniformità per rilanciare la nostra competitività. Mi dispiace se qualcuno potrà sentirsi  toccato da tutto questo, ma riteniamo essere nel giusto se chiediamo alle forze politiche, alle amministrazioni, al nostro Ministro come agli assessori regionali, uno sforzo comune per superare questi ostacoli. L’occasione della riforma della PAC può essere un ottimo banco di prova, ad esempio per definire una demarcazione di livello nazionale, o ancora procedure per l’attuazione dei Programmi Operativi  omogenee sui diversi territori, lo stesso dicasi per i disciplinari regionale di produzione integrata che possono essere semplificati da un unico livello nazionale. Se faremo questo, se avremo vicina una amministrazione pubblica più efficiente, se crederemo fermamente che da qui possiamo solo risalire, avremo ottenuto un grande risultato, fondamentale per tutte le nostre imprese e per acquisire una nuova speranza nel futuro. Sinceri auguri a tutti!
Ambrogio De Ponti