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13.09.2016
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Massimali di sostegno per i ritiri dal mercato

Nel corso del Consiglio dei Ministri dell’Unione europea del 18 luglio u.s. è stata annunciata la proposta di innalzamento dei massimali dei prezzi di ritiro per 16 prodotti ortofrutticoli . La stessa è stata presentata al Gruppo esperti del settore vitivinicolo del 19 luglio e successivamente discussa in sede comunitaria nell’ambito di appositi gruppi di lavoro il 25 agosto u.s.

Nello specifico è stata presa in considerazione la media storica dei prezzi rilevati e comunicati dagli Stati membri nel periodo 2010-2014 mentre l’anno 2015 non è stato considerato in quanto condizionato dall'effetto dell’embargo russo.

Come comunicato dai competenti uffici del Ministero delle politiche agricole, al dato medio storico così calcolato è stata applicata la percentuale del 40% per definire il massimale dei prodotti inviati alla beneficenza gratuita e la percentuale del 30% per il massimale relativo ai prodotti smaltiti secondo le altre procedure consentite.

Un netto miglioramento rispetto al passato, dove i massimali erano stati calcolati sulla media storica del periodo 2005-2010 e con le percentuali del 30% e del 20%.

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Occorre inoltre segnalare che la proposta della Commissione è stata sostenuta dalla delegazione italiana, francese, spagnola, greca e portoghese mentre è stata fortemente criticata da alcune  delegazioni del nord Europa (NL, SW, DK, D), che vedono nell'innalzamento dei massimali un disincentivo alla commercializzazione e alla ricerca di nuovi sbocchi di mercato, nonché un incentivo allo spreco alimentare.

Per quanto riguarda la tempistica l’adozione dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno.

Conclusioni

Indubbiamente il percorso che porterà alla revisione dei prezzi di ritiro deve intendersi positivo perché risponde alla esigenza ripetutamente manifestata da UNAPROA di una maggiore correlazione tra prezzi di ritiro e costi di produzione, ancorché diversi tra Stati membri.

Si tratta di un provvedimento auspicato da tempo perché i massimali stabiliti fino ad oggi dalla Commissione per la determinazione dei prezzi di ritiro non hanno più corrispondenza con la realtà. E’ importante sottolineare come il provvedimento privilegi ancor più di prima la distribuzione gratuita per la beneficienza e questo va sicuramente nella direzione di evitare lo spreco alimentare. Purtroppo occorre sottolineare negativamente, come temevamo, che l’entrata in vigore del regolamento e la sua applicazione  è prevista per il 2017 per cui l’auspicio che il provvedimento avesse valenza retroattiva rimarrà tale.  Ci chiediamo, infine, se i meccanismi di revisione dei massimali non possano trovare una temporalità più ristretta per evitare di aspettare fino al 2021 per eventuali aggiornamenti!