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20.04.2015
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«200 espositori e percorso di tre anni per Fruit Innovation»

Il seminario di avvicinamento a Fruit Innovation dedicato all'internazionalizzazione dell'impresa ortofrutticola, svoltosi martedì 14 aprile, è stato importante per approfondire un tema cruciale per il settore, ma è stato anche l'occasione per fare il punto sulla prima edizione della nuova fiera internazionale della filiera ortofrutticola, organizzata da Fiera Milano e Ipack-Ima spa, in calendario dal 20 al 22 maggio a 400 metri dal grande evento di Expo 2015.

"Fruit Innovation nasce - ha ribadito l'ad di Ipack-Ima spa, Guido Corbella - come lo strumento di politica industriale di cui la filiera ortofrutticola, dai produttori alla distribuzione, avvertiva la mancanza, e dunque non da interessi legati all'indotto fieristico, a visioni campanilistiche e territoriali che sarebbero ridicole per Milano. La manifestazione nasce da una richiesta e nasce insieme alle rappresentanze della filiera. Questo spiega perché per noi innovazione e internazionalizzazione non siano uno slogan ma le parole chiave che fin dall'inizio descrivono la mission, la visione strategica, la ragion d'essere di Fruit innovation. Questi due obiettivi sono alla base della scelta di Milano come sede dell'evento e di Fiera Milano e di Ipack-Ima come organizzatori: Fiera Milano, quartiere fieristico italiano riconosciuto a livello dei maggiori players mondiali; Ipack-Ima, organizzatore di una delle rassegne più complete e importanti a livello internazionale su tecnologie e materiali dove l'innovazione è la vera leva della competitività".

Corbella ha parlato di "esordio promettente e particolarmente significativo", considerando che il progetto Fruit Innovation si è sviluppato "in nove mesi scarsi". E ha ribadito l'impegno a costruire, in un percorso che si svilupperà nell'arco di tre anni, quella piattaforma internazionale che l'ortofrutta italiana richiede concretamente e, al di là dei facili slogan, merita di veder realizzata nella location che più si presta allo scopo.

I dati aggiornati sulla prima edizione di Fruit Innovation sono stati forniti da Lucia Lamonarca, direttore centrale operativo di Ipack-Ima spa. Lamonarca ha sottolineato il contesto che farà da cornice e da contenitore a Fruit innovation: in 11 padiglioni per una superficie espositiva lorda di 150 mila metri quadrati Milano darà il palcoscenico a oltre 1.700 espositori tra Ipack-Ima, MeatTech, Dairytech, Fruit Innovation, Converflex ed Intralogistica Italia provenienti da 51 Paesi. Ad oggi oltre 25 mila visitatori da cento Paesi si sono già pre-registrati, una parte significativa ha dichiarato l'interesse a voler visitare anche Fruit Innovation. Tra questi spiccano importanti nomi della distribuzione, della ristorazione e del commercio.

Nello specifico - ha aggiunto Lucia Lamonarca - la prima edizione di Fruit Innovation ha già raggiunto risultati importanti se pensiamo che si tratta di una prima edizione realizzata in tempi da record: 200 espositori circa su una superficie lorda di 15mila metri quadrati. Gli stand collettivi - da Fruitimprese a Unaproa, da Italia Ortofrutta a Fedagromercati, da Italmercati a Mercati Associati - rappresentano nel loro complesso la produzione e il commercio ortofrutticolo italiano con l'adesione delle imprese di eccellenza. Sono presenti alcuni dei più grandi esportatori e i 5 maggiori importatori nazionali.

Largamente rappresentata è la produzione del Sud, che in questo momento è molto richiesta dai buyers internazionali. Presente al gran completo il settore della quarta gamma, evidentemente attirato dallo stretto rapporto di Fruit Innovation con la grande distribuzione italiana (attraverso la presidenza di Francesco Pugliese presidente di ADM) che del prodotto tagliato, confezionato e pronto al consumo è il maggiore cliente. Significativa, inoltre, la presenza delle tecnologie e degli imballaggi, con aziende di prim'ordine.

Sarà presente con uno stand individuale una delle realtà più significative dell'ortofrutta mondiale, il Consorzio neozelandese Zespri: un modello di business e di marchio globale applicato a un prodotto ortofrutticolo, il kiwi, di cui il Consorzio rappresenta il 30% dei volumi commercializzati nel mondo e il 65% del valore commerciale globale. A Zespri fanno capo 2.700 produttori nella sola Nuova Zelanda ma la produzione si è estesa ad Australia, Giappone, Corea e in Europa a Italia e Francia. 

Qualificata la presenza di buyer e di delegazioni estere. Il direttore operativo di Ipack-Ima spa ha citato a titolo di esempio che dall'Egitto il presidente ed il board dell'Agricoltural Export Council saranno a Fruit Innovation mentre dal Kenya è confermata la presenza dei vertici della Fresh Produce Exporters Association (FPEAK) e della Horticultural Crops Directorate (HCD). Sono in arrivo delegazioni da Sudamerica e Asia. Gli operatori invitati, ai quali Fruit Innovation omaggerà la visita all'Expo, potranno partecipare ad un ricco programma di B2B, rigorosamente tarato sui risultati di un sondaggio che ha confermato l'interesse e il successivo invito a buyers da 17 Paesi: Svizzera, Austria, Germania, Svezia, Danimarca, Finlandia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Francia, Slovenia, Croazia, Arabia/Emirati, Brasile, Corea del Sud e Stati Uniti. Importanti giornalisti specializzati, provenienti da vari Paesi e dalle più accreditate testate giornalistiche specializzate sono state invitate e hanno confermato la loro partecipazione a Fruit Innovation.
Un "esordio promettente", appunto, per una prima edizione.

Fruit Innovation (20-22 maggio 2015) si terrà nei padiglioni 9 e 11 di Fiera Milano e, per la sua prima edizione, avrà un contesto straordinario per il contemporaneo svolgimento di Expo 2015 e di rassegne specifiche  sulla filiera del fresco (Dairytech e Meat-Tech), sulle tecnologie del processing, packaging e converting (IPACK-IMA, Converflex) e sulla logistica (Intralogistica Italia). Fruit Innovation nasce  da una joint-venture tra Fiera Milano e Ipack-Ima e conta su promotori come FruitImprese, Unaproa, Fedagromercati, Confagricoltura, Coldiretti, Fedagri Confcooperative Lombardia.